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Oium

L'area arancio corrisponde alla cultura di Černjachov, mentre la rossa rappresenta l'estensione di quella di Wielbark nel corso del III secolo. L'area rosa è l'isola di Gotland e quella verde il Götaland. La parte blu rappresenta l'impero romano

Oium fu il nome di un'area della Scizia in cui i Goti, guidati da re Filimero, si insediarono dopo aver lasciato la Gothiscandza, secondo quanto riferito da Giordane nel suo De origine actibusque Getarum, scritto attorno al 551.[1][2][3][4] Giordane non ne fornisce l'etimologia, ma molti studiosi interpretano la parola come il caso dativo del termine germanico *aujō- o *auwō-, che significa "prato ben irrigato" o "isola".[2][3]

Secondo alcuni storici, le informazioni sulla storia gota di Oium che Giordane riportò vennero formate dalla lettura di precedenti scritti e dalle tradizioni orali.[5][6] Come gli scrittori classici e le prime fonti bizantine, anche Giordane considera i Goti come un sottoinsieme degli Sciti, dei Daci e dei Traci, attribuendogli un'origine leggendaria.

Secondo altri storici i racconti di Giordane hanno qualche relazione con i lavori di Cassiodoro,[7] senza influenza di tradizioni orali,[8] e con pochi punti di contatto con l'attuale storia.[9]

Archeologicamente, la cultura di Černjachov presente in parte dell'Ucraina, della Moldavia e della Romania, corrisponde alla Scizia gotica.[10]

  1. ^ Giordane, De origine actibusque Getarum, capitolo IV (25) Archiviato il 20 novembre 2009 in Internet Archive. (collegamento alla traduzione in inglese di Mierow, 1915)
  2. ^ a b LISTSERV 14.4[collegamento interrotto]
  3. ^ a b Green, Dennis Howard (1998). Language and History in the Early Germanic World. Cambridge University Press, ISBN 0-521-79423-4, p.167
  4. ^ Merrills, Andrew H. (2005). History and Geography in Late Antiquity. Cambridge University, ISBN 0-521-84601-3, p.120
  5. ^ Merrills, Andrew H. (2005). History and Geography in Late Antiquity. Cambridge University, ISBN 0-521-84601-3, p.120: "L'influenza delle tradizioni orali in questo passaggio [dove si introduce Oium] è palpabile, e p. 121: "Jerome e Orosius hanno identificato i Goti con i Getae della Scizia citati nella storiografia antica
  6. ^ Wolfram, Herwig (2006). "Gothic history as historical ethnography" ed Origo et religio: "ethnic traditions and literature in early medieval texts". In From Roman Provinces to Medieval Kingdoms. Ed. Thomas F. X. Noble, Routledge, ISBN 0-415-32741-5, pp. 43-90
  7. ^ Amory, Patrick: People and Identity in Ostrogothic Italy 489-554, pp. 36 e 292.
    Kulikowski, Michael: Rome's Gothic Wars, pp. 50-51
  8. ^ Amory, Patrick: People and Identity in Ostrogothic Italy 489-554, p. 295: "È un errore pensare che parte del materiale presente in Getica derivi da tradizioni orali"
  9. ^ Kulikowski, Michael: Rome's Gothic Wars, p. 66.
  10. ^ Sull'identificazione di Oium con la cultura di Sintana de Mures/Chernyakhov:
    Green, D.H.: Language and history in the early Germanic world, pp. 167-168.
    Sull'estensione della cultura di Sintana de Mures/Chernyakhov e sulla sua identificazione con i Goti:
    Heather, Peter and Matthews, John: Goths in the Fourth Century, pp. 50-52 e 88-92
    Kulikowski, Michael: Rome's Gothic Wars, pp. 62-63
    Kulikowski ha criticato l'uso del Getica quale fonte per quel periodo storico; Kulikowski, Michael: Rome's Gothic Wars, p. 66.

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