Secondo alcuni storici, le informazioni sulla storia gota di Oium che Giordane riportò vennero formate dalla lettura di precedenti scritti e dalle tradizioni orali.[5][6] Come gli scrittori classici e le prime fonti bizantine, anche Giordane considera i Goti come un sottoinsieme degli Sciti, dei Daci e dei Traci, attribuendogli un'origine leggendaria.
Secondo altri storici i racconti di Giordane hanno qualche relazione con i lavori di Cassiodoro,[7] senza influenza di tradizioni orali,[8] e con pochi punti di contatto con l'attuale storia.[9]
^abGreen, Dennis Howard (1998). Language and History in the Early Germanic World. Cambridge University Press, ISBN 0-521-79423-4, p.167
^Merrills, Andrew H. (2005). History and Geography in Late Antiquity. Cambridge University, ISBN 0-521-84601-3, p.120
^Merrills, Andrew H. (2005). History and Geography in Late Antiquity. Cambridge University, ISBN 0-521-84601-3, p.120: "L'influenza delle tradizioni orali in questo passaggio [dove si introduce Oium] è palpabile, e p. 121: "Jerome e Orosius hanno identificato i Goti con i Getae della Scizia citati nella storiografia antica
^Wolfram, Herwig (2006). "Gothic history as historical ethnography" ed Origo et religio: "ethnic traditions and literature in early medieval texts". In From Roman Provinces to Medieval Kingdoms. Ed. Thomas F. X. Noble, Routledge, ISBN 0-415-32741-5, pp. 43-90
^Amory, Patrick: People and Identity in Ostrogothic Italy 489-554, pp. 36 e 292. Kulikowski, Michael: Rome's Gothic Wars, pp. 50-51
^Amory, Patrick: People and Identity in Ostrogothic Italy 489-554, p. 295: "È un errore pensare che parte del materiale presente in Getica derivi da tradizioni orali"
^Sull'identificazione di Oium con la cultura di Sintana de Mures/Chernyakhov: Green, D.H.: Language and history in the early Germanic world, pp. 167-168. Sull'estensione della cultura di Sintana de Mures/Chernyakhov e sulla sua identificazione con i Goti: Heather, Peter and Matthews, John: Goths in the Fourth Century, pp. 50-52 e 88-92 Kulikowski, Michael: Rome's Gothic Wars, pp. 62-63 Kulikowski ha criticato l'uso del Getica quale fonte per quel periodo storico; Kulikowski, Michael: Rome's Gothic Wars, p. 66.