Arapaima

Arapaima
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdineOsteoglossiformes
FamigliaArapaimidae
GenereArapaima
Müller, 1843
Nomenclatura binomiale
Sudis gigas
Schinz, 1822
Sinonimi
  • Sudis G. Cuvier, 1816 (pre-occupato)
  • Vastres Valenciennes, 1847
Specie

L'arapaima Müller, 1843, conosciuta anche come pirarucu o paiche è un genere di grandi pesci dalla lingua ossea originari del bacino dell'Amazzonia e dell'Essequibo, in Sud America. Il genere Arapaima è il genere tipo della famiglia Arapaimidae.[1][2] Sono tra i pesci d'acqua dolce più grandi al mondo, raggiungendo anche i 3 metri (9,8 piedi) di lunghezza.[1] Sono un alimento molto importante per i popoli locali, e per questo il loro numero nel loro areale originario è diminuito a causa della pesca eccessiva e alla perdita dell'habitat. Al contrario, diversi esemplari sono stati introdotti in diverse regioni tropicali al di fuori della sua distribuzione nativa (all'interno del Sud America e altrove), dove a volte sono considerati specie invasive.[3] Il suo nome portoghese, pirarucu, deriva dalle parole in lingua tupi pira e urucum, che significa "pesce rosso".

L'arapaima era tradizionalmente considerato un genere monotipico, ma in seguito furono istituite diverse specie.[2][4][5] Come conseguenza di questa confusione tassonomica, la maggior parte degli studi precedenti furono condotti usando il nome A. gigas, ma questa specie è conosciuta solo da vecchi esemplari museali e l'esatto areale nativo non è chiaro. La specie più regolarmente osservata e studiata è A. arapaima,[4][5][6] sebbene un piccolo numero di A. leptosoma sia stato registrato anche nel commercio degli acquari.[7] Le specie rimanenti sono virtualmente sconosciute: A. agassizii è stata istituita sulla base di vecchi disegni dettagliati (lo stesso esemplare tipo è andato perso durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale) e A. mapae è basato solo sull'esemplare tipo.[2][4][5] A. arapaima è relativamente tarchiato rispetto alle restanti specie.[4][5]

  1. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore FishBase
  2. ^ a b c Castello, L.; and Stewart, D.J (2008). Assessing CITES non-detriment findings procedures for Arapaima in Brazil. (PDF), su conabio.gob.mx. NDF Workshop case studies (Mexico 2008), WG 8 – Fishes, Case study 1
  3. ^ Miranda-Chumacero, G.; Wallace, R.; Calderón, H.; Calderón, G.; Willink, P.; Guerrero, M.; Siles, T.M.; Lara, K.; and Chuqui, D. (2012). Distribution of arapaima (Arapaima gigas) (Pisces: Arapaimatidae) in Bolivia: implications in the control and management of a non-native population. (PDF), su reabic.net. BioInvasions Records 1(2): 129–138
  4. ^ a b c d Stewart, D.J. (2013). A New Species of Arapaima (Osteoglossomorpha: Osteoglossidae) from the Solimões River, Amazonas State, Brazil. Copeia, 2013 (3): 470-476.
  5. ^ a b c d Stewart, D. J. (2013). Redescription of Arapaima agassizii (Valenciennes), a rare fish from Brazil (Osteoglossomorpha, Osteoglossidae). Copeia, 2013: 38-51
  6. ^ Dawes, J, Arapaima Re-classification and the Trade., su petproductnews.com. URL consultato il 24 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2014).
  7. ^ Howard, B.C. (13 October 2013). New Species of Giant Air-Breathing Fish: Freshwater Species of the Week., su newswatch.nationalgeographic.com. URL consultato il 18 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013). National Geographic. Retrieved 24 May 2014

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