Repubblica napoletana (1647)

Repubblica napoletana
Repubblica napoletana - Stemma
Motto: S.P.Q.N. (Senatus PopulusQue Neapolitanus = Il Senato ed il Popolo Napoletano)[senza fonte]
Repubblica napoletana - Localizzazione
Repubblica napoletana - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoSerenissima Repubblica di questo Regno di Napoli
Reale Repubblica Napoletana
Serenissima Monarchia Repubblicana di Napoli
Nome ufficialeSerenissima Repubblica di questo Regno di Napoli
Reale Repubblica Napoletana
Serenissima Monarchia Repubblicana di Napoli
Lingue ufficialiitaliano
Lingue parlatenapoletano (lingua parlata più diffusa), italiano (lingua scritta più diffusa),[1][2] siciliano e minoranze di lingua occitana, greca, francoprovenzale, croato-molisana e arberesca.
CapitaleNapoli
Politica
Forma di StatoStato patrimoniale-democratico
Forma di governoRegia-Repubblica
Nascita22 ottobre 1647 con Gennaro Annese (dal 22 ottobre 1647 al 19 novembre 1647)
Fine5 aprile 1648 con Enrico II di Lorena, Duca di Guisa (dal 19 novembre 1647 al 5 aprile 1648)
Territorio e popolazione
Territorio originaleItalia meridionale
Economia
ValutaTarì, Grano, Carlino, Ducato, Piastra o Pezza, Cavallo
Commerci conStato Pontificio, Mediterraneo
Esportazioniolio di oliva, vino, seta, lana, carta, merletti, ceramiche artistiche, zafferano
Importazionimetalli preziosi, spezie
Religione e società
Religione di Statoreligione cattolica
Religioni minoritarieEbrei, Ortodossi, Valdesi
Evoluzione storica
Preceduto da Viceregno di Napoli
Succeduto da Viceregno di Napoli

La prima Repubblica napoletana fu una breve entità politica seicentesca, istituita a Napoli dopo la fine della rivolta popolare, animata da Masaniello e Giulio Genoino, contro il regime vicereale spagnolo.

Nonostante le forti specificità delle vicende napoletane di quel periodo, la sua storia deve comunque essere inquadrata all'interno delle vicende europee legate alla guerra dei trent'anni e alla rivalità tra Francia e Spagna.

Fu guidata da Enrico II di Lorena, duca di Guisa, discendente di Renato d'Angiò. La repubblica sopravvisse dal 22 ottobre del 1647, quando fu dichiarata da Gennaro Annese, fino al 5 aprile 1648, data della caduta del forte di Nisida e del rientro in città delle truppe spagnole.

  1. ^ Nel '600 a Napoli l'italiano scritto era più diffuso del latino, che era ancora la lingua dell'insegnamento in città e nel suo Regno. Su un totale di 2800 libri conservati presso la principale biblioteca di Napoli e pubblicati nel secolo XVII, 1500 erano scritti in italiano (53,6 % del totale) 1086 in latino (28,8 % del totale) e solamente 26 in napoletano (meno dell'1 % del totale). Marco Santoro (direzione), Le secentine napoletane della Biblioteca Nazionale di Napoli, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1986, pag. 43.
  2. ^ Archivio di Stato di Napoli: esposizione archivistica del Regno di Napoli. Laboratorio archivistico, paleografico e diplomatico. (PDF), su maas.ccr.it.

Repubblica napoletana (1647)

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