Polonia | |
---|---|
Dati amministrativi | |
Nome completo | Repubblica di Polonia (1947-1952) Repubblica Popolare di Polonia (1952-1989) |
Nome ufficiale | Rzeczpospolita Polska (1947-1952) Polska Rzeczpospolita Ludowa (1952-1989) |
Lingue ufficiali | Polacco |
Lingue parlate | Casciuba Slesiano |
Inno | Mazurek Dąbrowskiego |
Capitale | Varsavia |
Politica | |
Forma di Stato | Stato socialista (sotto giunta militare nel periodo 1981–1983)[RPP 1] |
Forma di governo | Repubblica parlamentare unitaria Marxista-Leninista a partito unico[RPP 2] |
Primi ministri | Elenco |
Organi deliberativi | Sejm[RPP 3] |
Nascita | 19 gennaio 1947 con Bolesław Bierut |
Causa | Piccola Costituzione del 1947 |
Fine | 31 dicembre 1989 con Wojciech Jaruzelski |
Causa | Rivoluzioni del 1989 |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Europa centro-orientale |
Massima estensione | 312 685 km² nel 1989 |
Popolazione | 37 970 155 nel 1989 |
Economia | |
Valuta | Złoty |
Varie | |
TLD | .pl |
Prefisso tel. | +48 |
Sigla autom. | PL |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Cristianesimo cattolico, cristianesimo ortodosso |
Religione di Stato | Ateismo di Stato |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Governo Provvisorio della Polonia |
Succeduto da | Polonia |
Ora parte di | Polonia |
La Repubblica Popolare di Polonia (RPP) (in polacco Polska Rzeczpospolita Ludowa, PRL) è il nome ufficiale assunto dalla nazione polacca tra il 1947 e il 1989. Con una popolazione di circa 37,9 milioni di abitanti verso la fine della sua esistenza, era il più popoloso Paese dell'Europa orientale non transcontinentale (esclusa quindi l'URSS).[1] Paese socialista a guida marxista-leninista e alleato dell'Unione Sovietica che la liberò dall'occupazione nazista, fu anche tra i principali firmatari dell'alleanza dei Paesi est-europei noto come Patto di Varsavia. Come nell'attuale Stato, la capitale era Varsavia.
La superficie, il territorio e gli affacci al mare (Mar Baltico) erano gli stessi dello Stato odierno, mentre i confini, pur rimanendo geograficamente gli stessi, differivano completamente riguardo agli stati frontalieri; alla fine degli anni '80, la RPP confinava a nord e ad est con l'Unione Sovietica (RSFS Russa, RSS Lituana, RSS Bielorussa, RSS Ucraina), a sud con la Cecoslovacchia e ad ovest con la Repubblica Democratica Tedesca, colloquialmente nota come Germania Est.
L'ex Paese ha coperto la storia della Polonia contemporanea tra il 1952 e il 1989 sotto l'amministrazione filosovietica istituita dopo la liberazione del suo territorio occupato dai nazisti da parte dell'Armata Rossa. Il nome ufficiale dello Stato era inizialmente "Repubblica di Polonia" (Rzeczpospolita Polska) tra il 1947 e il 1952, in conformità con la Piccola Costituzione del 1947.[2] Il nome "Repubblica popolare" era stato introdotto in seguito e definito dalla Costituzione della Repubblica Popolare di Polonia del 1952. Come altre Nazioni del blocco orientale, la RPP era uno Stato satellite nella sfera di influenza dell'Unione Sovietica.[2][3][4]
Come altri Stati marxisti-leninisti, la RPP era uno Stato a partito unico: il Partito Operaio Unificato Polacco (POUP) era pertanto l'unica forza politica autorizzata a guidare il Paese, sebbene con caratteristiche più liberali rispetto ad altri Stati del blocco orientale. La nazione era divisa tra coloro che sostenevano il POUP, quelli che gli si opponevano e quelli che si rifiutavano di impegnarsi politicamente. Durante la sua esistenza, difficoltà economiche e disordini sociali erano comuni di decennio in decennio così come le continue lotte interne per l'insurrezione della democrazia liberale. La RPP aveva raggiunto alcuni risultati importanti come il miglioramento della qualità della vita, una rapida industrializzazione e urbanizzazione, assistenza sanitaria universale e istruzione gratuita per ogni grado. Uno degli obiettivi essenziali raggiunti dal POUP era la ricostruzione di Varsavia dopo la seconda guerra mondiale e l'eradicazione dell'analfabetismo.[5][6] La RPP ha anche attuato politiche che hanno ridotto il problema dei senzatetto e istituito una garanzia al lavoro, contribuendo ad[senza fonte] un alto tasso di natalità che tra il 1947 e il 1989 ha raddoppiato la sua popolazione.[senza fonte][7]
L'Esercito popolare polacco (Ludowe Wojsko Polskie) era il ramo principale delle forze armate, anche se le unità dell'Armata Rossa erano di stanza sul territorio come in tutti gli altri Paesi del Patto di Varsavia.[3] Il Ministero della pubblica sicurezza (Ministerstwo Bezpieczeństwa Publicznego) era la principale agenzia di intelligence e di polizia segreta, simile alla Stasi della RDT e al KGB sovietico. L'organizzazione ufficiale di polizia era nota come Milizia dei Cittadini (Milicja Obywatelska). Le forze speciali della Milizia, dette ZOMO, hanno commesso gravi crimini per mantenere intatta l'egemonia del POUP, tra cui l'abuso di potere sui manifestanti, l'arresto illegale dei leader dell'opposizione e, in casi estremi, l'omicidio,[8] con almeno 22 000 persone uccise dal regime durante tutta la sua esistenza.[9][10] Di conseguenza, la Polonia aveva un alto tasso di detenzione ma uno dei più bassi tassi di criminalità del mondo.[11]
Errore nelle note: Sono presenti dei marcatori <ref>
per un gruppo chiamato "RPP" ma non è stato trovato alcun marcatore <references group="RPP"/>
corrispondente