La pietanza è peraltro diffusa in tutta la bassa pianura emiliana e in parte di quella lombarda, per questo è conosciuta anche con altri nomi, tra cui crescentina (Bologna; da non confondersi con la crescentina modenese, che a Bologna è chiamata tigella), torta fritta (Parma e Cremona), chisulén o chisolino (nella pianura nordorientale piacentina)[4][5][6][7][8], pinzino (Ferrara) o pinsìn (Mantova).
Secondo alcune fonti, la presenza dello strutto fra i principali ingredienti potrebbe far supporre un'origine longobarda della ricetta.[9][10][11]
^Gnocco fritto di Modena, su traditionalfood.it, Camera di Commercio di Modena. URL consultato il 10 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2018).
^Notizie storiche e culturali, su gnoccofrittodimodena.it. URL consultato il 10 maggio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2018).