Giuseppe Garibaldi | |
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Garibaldi a Napoli nel 1861 | |
Deputato dell'Assemblea costituente della Repubblica Romana | |
Durata mandato | 21 gennaio 1849 – 4 luglio 1849 |
Collegio | Macerata |
Deputato del Regno di Sardegna | |
Legislatura | I, VI, VII |
Collegio | Cicagna (I Leg.supplente) Stradella (VI Leg.supplente) Nizza Marittima I (VII Legislatura) Corniglio (VII Leg.supplente) |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | VIII, IX, X, XII, XIII, XIV |
Collegio | Napoli I (VIII legislatura) Andria (IX legislatura) Ozieri (X Legislatura) Roma I (XII, XIII e XIV legislatura) |
Sito istituzionale | |
Dittatore della Sicilia | |
Durata mandato | 14 maggio 1860 – 2 dicembre 1860 |
Predecessore | carica creata (Francesco II come Re delle Due Sicilie) |
Successore | carica abolita (Massimo Cordero di Montezemolo come Luogotenente Generale delle Province Siciliane) |
Deputato della Repubblica francese | |
Durata mandato | 6 febbraio 1871 – 18 febbraio 1871 |
Circoscrizione | Parigi |
Dati generali | |
Partito politico | Giovine Italia (1831-1848) Partito d'Azione (1853-1867) Sinistra storica (1867-1877) Estrema sinistra storica (1877-1882) |
Professione | Militare di carriera[1] |
Firma |
Giuseppe Maria[5] Garibaldi (Nizza, 4 luglio 1807 – Caprera, 2 giugno 1882) è stato un generale, patriota, condottiero, scrittore, marinaio e politico italiano. Figura rilevante del Risorgimento, fu uno dei personaggi storici più celebrati della sua epoca. È noto anche con l'appellativo di «eroe dei due mondi» per le imprese militari compiute sia in Europa, sia in America meridionale.
Considerato dalla storiografia e nella cultura di massa del XX secolo il principale eroe nazionale italiano,[6][7] iniziò i suoi spostamenti per il mondo come ufficiale di navi mercantili, per poi diventare capitano di lungo corso. La sua impresa più nota fu la vittoriosa spedizione dei Mille che portò all'annessione del Regno delle Due Sicilie al nascente Regno d'Italia, episodio centrale nel processo di unificazione della nuova nazione. Massone di 33º grado del rito scozzese antico ed accettato, favorevole all'ingresso delle donne in massoneria[8] (tanto da iniziare sua figlia Teresita[9]), ricoprì anche brevemente la carica di Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia; notoriamente repubblicano e anticlericale, fu autore di numerosi scritti, prevalentemente di memorialistica e politica, ma pubblicò anche romanzi e poesie.[10]