«La storia dell'antica Repubblica di Genova è ricca di avvenimenti bellicosi, perché grazie al suo sbocco al mare, era una città ambita da molte potenze europee, dagli inglesi agli spagnoli, dai francesi agli austriaci, e non ultimi i piemontesi. Possedere il Porto di Genova, significava possedere il potere marittimo del e nel Mediterraneo[1].»
Nella sua storia infatti fu molto impegnata nella difesa della città e dei suoi possedimenti, che si estendevano in varie parti del Mediterraneo, come Corsica, Sardegna, Ucraina e Mar Egeo, dove Genova aveva possedimenti territoriali. Possedimenti che però erano poca cosa a confronto delle vaste aree di influenza bancaria ed economica, che i genovesi avevano sparse in Europa. La sua importanza militare ed economica tra alti e bassi, durò all'incirca dall'XI secolo, fino al 1797, quando Napoleone I costituì la Repubblica Ligure e mise fine all'Antica Repubblica.
In tutto questo periodo Genova fu nelle mire di conquista di molte nazioni, dalla Francia alla Spagna, e a testimonianza di ciò esistono ancora oggi, testi, manoscritti, disegni e soprattutto resti fisici di fortificazioni terrestri e marittime. Batterie, bastioni, forti e torri si susseguirono nel corso dei secoli, e fondamentale fu la difesa costiera della città, in cui nei vari periodi i governatori, i dogi e gli stessi cittadini si prodigarono a finanziare e costruire per mantenere la Repubblica indipendente e orgogliosa della sua forza, che solo la crisi economico-politica e Napoleone Bonaparte, riuscirono a piegare. Quindi descrivere e narrare le vicende belliche e costruttive della difesa costiera della Repubblica, è proprio lo scopo che si prefigge questa voce.
La difesa costiera di Genova indica le fortificazioni e le strategie difensive adottate dalla città di Genova, nel corso della sua storia.
La città fu spesso sotto la costante minaccia di incursioni nemiche: francesi, spagnoli, inglesi e piemontesi hanno da sempre avuto mire di conquista sulla città, cingendola d'assedio, bombardandola e attaccando le sue coste. I genovesi hanno cercato di fronteggiare tale minaccia costruendo nei secoli una serie di fortificazioni difensive costiere, con mura, bastioni, porte, batterie, ostacoli marini, pontoni e quant'altro potesse difendere il territorio dal nemico.