Chaidamuite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 7.DC.30 |
Formula chimica | (Zn,Fe2+)Fe3+(SO4)2(OH)·4H2O |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | triclino |
Parametri di cella | a=7,309(2), b=7,202(2), c=9,691(3), α=89,64(3), β=105,89(3), γ=91,11(2)°, Z=2[1] |
Gruppo puntuale | 1 |
Gruppo spaziale | P1 |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,722(2) g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2½-3 |
Sfaldatura | perfetta secondo (100) e (001) |
Colore | da bruno a bruno giallastro |
Lucentezza | vitrea |
Opacità | traslucida |
Striscio | giallo chiaro |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La chaidamuite è un raro minerale, un solfato di ferro e zinco. È stato descritto in seguito al ritrovamento di un campione nella miniera di Xitieshan a sud del monte Qilianshan nel bacino di Chaidamu, provincia di Qinghai in Cina. Il nome è stato attribuito in riferimento al luogo di ritrovamento. Oltre al ritrovamento avvenuto in Cina, è stato segnalato anche nella miniera di Getchell, distretto di Potosi nella contea di Humboldt, Nevada, USA[2]
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