Arzawa

Localizzazione dei principali siti nell'Anatolia del XIII sec. a.C.

Arzawa (forma antica Arzawiya) fu un regno dell'Anatolia occidentale del II millennio a.C.. Non essendo giunta a noi alcuna testimonianza diretta di questo popolo, possiamo ricostruire la sua storia unicamente da fonti esterne, provenienti essenzialmente dal vicino regno ittita. Gli Ittiti combatterono spesso le popolazioni di quest'area, separatamente o unite tra loro, sovente sconfiggendole e rendendole vassalle.

Oggi conosciamo esattamente la localizzazione del territorio di Arzawa[1]. Esso occupava la regione nord-occidentale dell'Anatolia, dallo stretto dei Dardanelli (su cui si affacciava la città di Wilusa/Troia) a Nord fino al fiume Meandro a Sud, che faceva da confine con i territori della città-stato di Millawata/Mileto. ad ovest la costa di Arzawa era bagnata dal Mar Egeo, mentre verso est confinava, tramite la regione di Hapalla, con le Terre Basse degli Ittiti. Sono ritenute tradizionalmente escluse dall'area Arzawa le regioni del Sud-Ovest anatolico, cioè la Lukka/Licia e la Karkiysa/Caria.

Le genti Arzawa erano in gran parte, anche se non esclusivamente, di stirpe luvia[2], tanto che nei testi ittiti, ad un certo punto della tarda età del bronzo, il termine Luwiya cadde in disuso e venne sostituito dal termine Arzawa. Inoltre, i nomi propri di Arzawa erano simili a quelli dei Luvi e gli Arzawa veneravano divinità luvie, quali Arma (la Luna) e Tarhunta (il dio della tempesta).

La città più importante, capitale nel periodo in cui il regno di Arzawa costituì un'entità unitaria, fu Apasa, nell'estremo Sud-Ovest del paese, la cui collocazione corrisponde a quella di Efeso in epoca classica[3].

  1. ^ T. Bryce, pp. 52 e 404, 2005.
  2. ^ T. Bryce, p. 112, 2009.
  3. ^ T. Bryce, p. 114, 2009.

Arzawa

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