Yohimbina | |
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Nome IUPAC | |
17α-hydroxy-yohimban-16α-carboxylic acid methyl ester | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C21H26N2O3 |
Massa molecolare (u) | 354.44 g/mol (base) 390.90 g/mol (cloridrato) |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 205-672-0 |
Codice ATC | G04 |
PubChem | 8969 |
DrugBank | DBDB01392 |
SMILES | COC(=O)C1C(CCC2C1CC3C4=C(CCN3C2)C5=CC=CC=C5N4)O |
Dati farmacocinetici | |
Emivita | 0,25-2 ore[1] |
Escrezione | urine (come metaboliti) |
Indicazioni di sicurezza | |
La yohimbina è un alcaloide con effetti stimolanti sul sistema nervoso centrale. È un bloccante del recettore alfa2-adrenergico, e si caratterizza per una breve durata d'azione. Il composto è anche dotato di effetto antidiuretico e produce un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. La molecola presenta una spiccata azione psicoattiva ed è stato riportato che possa determinare risposte alterate del sistema nervoso centrale (SNC), fra cui ansia e reazioni maniacali. Altri effetti che, potrebbero spiegare la sua spiccata psicoattività e alcuni effetti collaterali (sebbene non sia stato ancora del tutto delucidato il ruolo neurobiologico dei seguenti effetti) sono: l'agonismo ai recettori della serotonina 5-HT1d e 5-HT2a e l'antagonismo dei 5-HT1b e 5-HT2b.
Si tratta del principale alcaloide estratto dalla corteccia della Pausinystalia yohimbe e dalle foglie della Rauwolfia serpentina (nota anche come radice di serpente indiana), che la contengono naturalmente.