Sconfinamento della guerra civile siriana in Turchia parte della guerra civile siriana | ||||
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Data | 22 giugno 2012 - 31 dicembre 2014 | |||
Luogo | Confine tra Turchia e Siria | |||
Esito | Vittoria del governo turco | |||
Schieramenti | ||||
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Comandanti | ||||
Effettivi | ||||
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Perdite | ||||
70 civili morti almeno 153 civili feriti almeno 5 miliziani ribelli uccisi | ||||
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Lo sconfinamento della guerra civile siriana in Turchia consiste in una serie di episodi che hanno coinvolto le forze armate turche e le siriane nel corso della guerra civile siriana determinando un innalzamento della tensione tra i due paesi e la morte di civili e soldati di entrambi gli schieramenti. Da gennaio 2014 gli episodi coinvolgono anche i miliziani dello Stato Islamico dell'Iraq e Levante.
Fin dalle prime fasi della sollevazione popolare contro il governo siriano nel 2011, la Turchia ha subito condannato la repressione perpetrata dalle forze dell'ordine e chiesto le dimissioni del presidente Bashar al-Assad. A partire dall'agosto 2011, il governo turco ha fornito supporto politico e materiale alle forze di opposizione siriane. Il Consiglio nazionale siriano, principale organo politico dei ribelli fino al novembre 2012 è stato costituito a Istanbul e il centro operativo dell'Esercito Siriano Libero si trova entro i confini turchi fino alla seconda metà del 2012[1].
A causa del lungo e difficilmente controllabile confine tra Turchia e Siria, al massiccio afflusso di profughi in fuga dai combattimenti e all'accesso di volontari stranieri dal confine turco[2], la Turchia ha gradualmente ammassato truppe al confine siriano[3].
A seguito del conflitto tra lo Stato Islamico dell'Iraq e Levante e il resto delle forze ribelli in Siria a partire dal gennaio 2014, la Turchia è protagonista anche di azioni contro le milizie islamiste che oltrepassano il confine. Tale conflitto aumenta di intensità a fine settembre 2014, quando, come conseguenza dell'offensiva dell'ISIS sulla regione siriana a maggioranza curda di Kobanê, un flusso di 160.000 profughi varca il confine. Il 2 ottobre il parlamento turco approva una mozione che permette alle forze armate di eseguire operazioni in Siria e Iraq volte a creare una fascia di sicurezza oltre confine[4].