Santa Barbara | |
---|---|
Santa Barbara in un'incisione di Cornelis van Noorde (su modello di un dipinto di Jan van Eyck). | |
Vergine e martire | |
Nascita | III secolo |
Morte | III-IV secolo |
Venerata da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Canonizzazione | Pre-canonizzazione |
Santuario principale | Chiesa di Santa Barbara (Paternò) |
Ricorrenza | 4 dicembre[1][2][3][4] |
Attributi | Vari, fra cui: torre a tre finestre; palma del martirio; spada; corona; calice e ostia; cannone o catapulta. |
Patrona di | Artificieri, genieri, armaioli, matematici, geologi, vigili del fuoco, campanari, minatori, artiglieri, architetti, tagliapietre, muratori, rocciatori, marinai, becchini, polveriere, contro i fulmini, il fuoco, le esplosioni, la morte improvvisa e i colpi d'artiglieria, vari altri.[1][2][5]
Diocesi di Rieti; molte città e paesi, in Italia e nel mondo, tra cui Rieti, Paternò, Francavilla di Sicilia, Montorio Romano |
Santa Barbara è una martire cristiana. Il luogo e l'epoca in cui è vissuta, a causa delle numerose leggende sorte intorno al suo nome, non sono chiaramente identificabili, ma il suo culto è attestato presso le comunità cristiane d'Oriente (Egitto, Costantinopoli) e Occidente (Roma, Francia) sin dal VI-VII secolo e conobbe una grande popolarità nel Medioevo grazie alla Legenda Aurea; rimossa dal calendario romano generale nel 1969 a causa dei dubbi sulla sua storicità, rimane una santa molto popolare grazie al numero dei suoi patronati (geologi, vigili del fuoco, marina militare, artificieri, artiglieri, genieri, minatori, architetti, ecc.). Nelle tradizioni ortodossa e cattolica di rito bizantino, è onorata col titolo di megalomartire.