In mineralogia si definisce pseudomorfosi (pronuncia: "pseudomorfòsi") l'esistenza di un minerale con la forma esterna di un'altra specie mineralogica.
Se un minerale viene modificato ad un livello tale da cambiare completamente la sua struttura o la sua forma cristallina, mantenendo comunque la sua composizione chimica originale, viene chiamato pseudomorfo (parola che deriva dal greco ψεύδος pséudos = falsa, e μορφή morfé = forma).
La composizione chimica di uno pseudomorfo è quella di una specie minerale, mentre la forma esterna e la struttura corrispondono a quella di un altro minerale.
La limonite, di formula FeO-OH-nH2O, ad esempio, può assumere l'aspetto della pirite, di formula FeS2, conservando la composizione chimica della limonite,.[1] Un tale cristallo viene definito pseudomorfo di limonite su pirite.
Gli pseudomorfi vengono ulteriormente definiti a seconda della modalità di formazione:
La trasformazione dell'anidrite, di formula CaSO4, in gesso, di formula CaSO4- 2HCaSO2O, e la trasformazione della galena, di formula PbS, in anglesite, di formula PbSO4, sono esempi di pseudomorfi per alterazione. In questi pseudomorfi si può talvolta conservare un nucleo non trasformato del minerale originale.