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Pastorale (liturgia)
Il pastorale, chiamato anche bastone pastorale, oppure baculo, o per esteso baculo pastorale, oppure più raramente vincastro, è un bastone dall'estremità ricurva e spesso riccamente decorata, usato dal vescovo nei pontificali e nelle cerimonie più solenni; è simbolo della dignità e autorità episcopale[1]. È in uso presso varie chiese cristiane a ordinamento episcopale, tra cui la Chiesa cattolica, l'ortodossa, l'anglicana e la luterana. Nella Chiesa cattolica, esso è uno delle quattro insegne episcopali[2].
^ Aldo Gabrielli, Lemma "Aspersorio", in Il grande italiano 2008. Vocabolario della lingua italiana., Padova, Hoepli (La Biblioteca di Repubblica-l'Espresso), 1º agosto 2007, ISSN 1128-6091 (WC · ACNP).
^L'insegna è un oggetto, un paramento o un distintivo che costituisce l'emblema, il simbolo, l'attributo caratteristico di una dignità, di un'autorità, dell'ufficio esercitato da una persona (cfr. inségna, in Treccani e insegna, in Dizionario di italiano del Corriere della Sera); le insegne episcopali, dunque, caratterizzano il vescovo ed egli le indossa perché gli sono proprie. Inoltre esse delineano la sua autorità e dignità in quanto successore degli apostoli e aiutano a comprendere il suo ruolo di pastore e guida. Nel caso specifico le quattro insegne episcopali della Chiesa cattolica sono, oltre il pastorale, la croce pettorale, l'anello episcopale e la mitra (cfr. Cerimoniale Episcoporum, n. 57).