Il Papiro Edwin Smith è il più antico trattato di medicina giunto sino ai giorni nostri.[2][3] Scritto in ieratico (forma corsiva della scrittura geroglifica, comunemente usata dagli scribi egiziani), risale alla XVI-XVII dinastia del Secondo periodo intermedio dell'Egitto, all'incirca nel 1600 a.C.[4] In questo periodo la capitale era Tebe e quindi si crede che il papiro provenga da lì.[5]
Il papiro Smith è un papiro assolutamente unico e originale. Costituisce una categoria a sé rispetto a quella in cui vengono inseriti gli altri papiri fino ad oggi sopravvissuti[6][7] (il papiro Ebers, ed i papiri medici di Londra e Berlino). A differenza degli altri testi di medicina egizia antica, infatti, all'interno del papiro Smith non ritroviamo diagnosi e cure mediche improntate sull'utilizzo di incantesimi e formule magiche;[8] per la prima volta, in tutta la storia dell'Antico Oriente ed in generale in tutta la storia della medicina, ci troviamo di fronte ad un approccio moderno e prettamente scientifico alla malattia, alle ferite ed alla cura del paziente.[6]
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