Paninaro è un termine con il quale si identifica un fenomeno di costume,[1] prevalentemente adolescenziale, nato nei primi anni ottanta a Milano[2] e poi diffuso prima nell'area metropolitana milanese ed in seguito in tutta Italia e nel Canton Ticino.
Espressione giovanile dell'ondata di riflusso e disimpegno che seguì il turbolento e politicizzato decennio precedente, il fenomeno fu caratterizzato dal rifiuto di ogni forma di impegno sociale e politico e dall'adesione ad uno stile di vita fondato sull'apparenza e sul consumo. Esso coinvolse ogni aspetto della vita quotidiana e si caratterizzò tipicamente per l'ossessione per l'abbigliamento griffato e per l'uso di un caratteristico linguaggio codificato; fu principalmente influenzato dai modelli del cinema statunitense e della musica pop del periodo (new wave, synth pop, new romantic), oltre che dai consigli degli spot pubblicitari trasmessi dalle crescenti televisioni commerciali.
Il fenomeno divenne presto noto in tutta Italia tanto da portare alla nascita di riviste[3][4][5][6], film e parodie televisive[5][7], per poi esaurirsi abbastanza rapidamente alla fine del decennio.
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