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Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio

Organizzazione dei Paesi Esportatori del Petrolio
(EN) Organization of the Petroleum Exporting Countries
La sede OPEC a Vienna
AbbreviazioneOPEC
Tipocartello economico
Fondazione10–14 settembre 1960
Sede centraleAustria (bandiera) Vienna
Segretario generaleKuwait (bandiera) Haitham al-Ghais
Lingua ufficialeInglese
Membri12 Stati:[1]
Algeria (bandiera) Algeria
Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita
Guinea Equatoriale (bandiera) Guinea Equatoriale
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti
Gabon (bandiera) Gabon
Iran (bandiera) Iran
Iraq (bandiera) Iraq
Kuwait (bandiera) Kuwait
Libia (bandiera) Libia
Nigeria (bandiera) Nigeria
Rep. del Congo (bandiera) Rep. del Congo
Venezuela (bandiera) Venezuela
Sito web

L'Organizzazione dei Paesi Esportatori del Petrolio, meglio conosciuta come OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries), fondata il 14 settembre 1960, comprende tredici Paesi che si sono associati, formando un cartello economico, per negoziare con le compagnie petrolifere aspetti riguardanti produzione di petrolio, prezzi e concessioni. La sede dell'OPEC, dapprima stabilita a Ginevra, a partire dal 1º settembre 1965 è stata trasferita a Vienna.

Gli stati membri OPEC controllano circa il 79% delle riserve mondiali accertate di petrolio, circa il 35% di quelle di gas naturale e forniscono il 39% della produzione mondiale di petrolio e circa il 16% di quella di gas naturale.[2][3] L'organizzazione parallela dell'OAPEC (Organizzazione dei Paesi Arabi Esportatori di Petrolio), fondata nel 1968 nel Kuwait, si occupa del coordinamento delle politiche energetiche dei paesi Arabi che fanno parte dell'OPEC.

  1. ^ (EN) Member Countries, su OPEC.org. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  2. ^ OPEC Annual Statistical Bulletin 2020, su asb.opec.org.
  3. ^ Il petrolio viene esportato principalmente dall'Arabia Saudita, che è il primo produttore mondiale, dall'Europa occidentale (21,8%) e dal Nord America (21,5%). Il paese importatore più importante è il Giappone che, da solo, fornisce mercato al 26,1% delle esportazioni di petrolio proveniente dall'OPEC; gli Stati Uniti incidono per il 19,2% e l'Italia per il 5,4% (dati relativi al 2005, pubblicati dall'OPEC).

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