Mobutu Sese Seko | |
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Mobutu al Pentagono il 5 agosto 1983 | |
Presidente dello Zaire[1] | |
Durata mandato | 24 novembre 1965 – 16 maggio 1997 |
Capo del governo | Mpinga Kasenda André Bo-Boliko Lokonga Jean Nguza Karl-i-Bond N'singa Udjuu Ongwabeki Untubu Kengo Wa Dondo Mabi Mulumba Sambwa Pida Nbagui Kengo Wa Dondo Lunda Bululu Mulumba Lukoji Étienne Tshisekedi Bernardin Mungul Diaka Jean Nguza Karl-i-Bond Étienne Tshisekedi Faustin Birindwa Kengo Wa Dondo Étienne Tshisekedi Likulia Bolongo |
Predecessore | Joseph Kasa-Vubu (come Presidente della Repubblica Democratica del Congo) |
Successore | Laurent-Désiré Kabila (come Presidente della Repubblica Democratica del Congo) |
Presidente dell'Organizzazione dell'unità africana | |
Durata mandato | 11 settembre 1967 – 13 settembre 1968 |
Predecessore | Hailé Selassié |
Successore | Houari Boumedienne |
Dati generali | |
Partito politico | Movimento Popolare della Rivoluzione |
Mobutu Sese Seko Kuku Ngbendu Wa Zabanga | |
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Mobutu in uniforme | |
Soprannome | Mobutu Sese Seko Joseph Desirè Mobutu |
Nascita | Lisala, 14 ottobre 1930 |
Morte | Rabat, 7 settembre 1997 |
Cause della morte | cancro alla prostata |
Dati militari | |
Paese servito | Congo belga Repubblica Democratica del Congo Zaire |
Forza armata | Force Publique Esercito nazionale congolese Forze armate zairesi |
Anni di servizio | 1949 - 1997 |
Grado | Feldmaresciallo |
Guerre | Crisi del Congo Prima guerra del Congo |
Comandante di | Esercito nazionale congolese Forze armate zairesi |
Decorazioni | Gran Maestro dell'Ordine Nazionale del Leopardo |
Frase celebre | "Nella nostra tradizione africana, non ci sono mai due capi. C'è, a volte, l'erede naturale del capo, ma qualcuno mi può nominare un solo villaggio con due capi? Ecco perché noi congolesi, nel desiderio di conformarci alle tradizioni del nostro continente, abbiamo deciso di concentrare tutte le energie dei cittadini di questo paese sotto la bandiera d'un solo partito nazionale" |
Altre cariche | politico |
"fonti nel corpo del testo" | |
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Mobutu Sese Seko, nome completo Mobutu Sese Seko Kuku Ngbendu Wa Zabanga (letteralmente "Mobutu il guerriero che va di vittoria in vittoria senza che nessuno possa fermarlo") nato come Joseph-Désiré Mobutu (Lisala, 14 ottobre 1930 – Rabat, 7 settembre 1997), è stato un politico, militare e dittatore della Repubblica Democratica del Congo, da lui rinominato Zaire. Insediato e sostenuto soprattutto da Belgio e Stati Uniti[2], organizzò un regime autoritario, accumulando enormi ricchezze personali e tentando di ripulire il Paese da tutte le influenze coloniali, mentre riceveva un forte supporto statunitense nelle sue posizioni anticomuniste.
Durante la crisi del Congo del 1960, Belgio e CIA aiutarono Mobutu ad attuare il colpo di Stato contro il governo di Patrice Lumumba. Lumumba era il primo leader del paese ad essere stato eletto democraticamente e venne ucciso da un plotone d'esecuzione Katanghese. Mobutu, che era stato nominato capo di stato maggiore dallo stesso Lumumba solo pochi mesi prima, concentrò allora gran parte del potere effettivo nelle proprie mani.[3] Raggiunse il potere nel novembre 1965 dopo aver deposto il presidente Joseph Kasa-Vubu con un secondo colpo di Stato. Come parte del suo programma di "autenticità" fece cambiare il nome dello Stato da Congo a Zaire nel 1971 e il suo nome divenne Mobutu Sese Seko nel 1972.
Quando Sese Seko salì al potere, la nazione si chiamava formalmente "Repubblica Democratica del Congo", ma era anche spesso chiamata informalmente "Ex-Congo belga", "Congo-Léopoldville" o "Congo-Kinshasa", per distinguerlo dall'ex colonia dell'Africa Equatoriale Francese, che negli anni sessanta prese il nome di Repubblica Popolare del Congo (oggi solamente Repubblica del Congo). Mobutu impose il monopartitismo nel Paese, con tutto il potere concentrato nelle sue mani, e divenne oggetto di un forte culto della personalità.
Durante il suo regime creò un sistema statale fortemente centralizzato e accumulò ingenti fortune attraverso lo sfruttamento dell'economia e la corruzione, tanto che si è definito il sistema come cleptocrazia.[4][5] La nazione soffrì una inflazione incontrollata, un grande debito pubblico e forti svalutazioni correntizie. Nel 1991 il deteriorarsi dell'economia e le sommosse lo convinsero a condividere il potere con i leader dell'opposizione, anche se usò la forza delle armi per evitare il cambio di regime fino al 1997, quando le forze ribelli guidate da Laurent-Désiré Kabila lo espulsero dal paese. Malato di cancro alla prostata, morì tre mesi dopo in Marocco.
Mobutu divenne famoso per la corruzione, il nepotismo e per essere stato tra i tre uomini al mondo che hanno incamerato più denaro dello Stato per uso strettamente privato (accertati sono più di cinque miliardi di dollari, ma alcune stime riportano anche la cifra di quindici miliardi), oltre che per alcune stravaganze, come quando prese un volo Concorde per un viaggio di shopping a Parigi. Durante il suo trentennale governo venne registrata una grande diffusione delle violazioni dei diritti umani, tanto che venne definito come l'archetipo del dittatore africano.[6]