Our website is made possible by displaying online advertisements to our visitors.
Please consider supporting us by disabling your ad blocker.

Responsive image


Governo Monti

Governo Monti
Foto ufficiale scattata dopo la cerimonia di giuramento al Palazzo del Quirinale
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioMario Monti
(Ind., dal 28/12/2012 SC)
CoalizioneAppoggio esterno:
PdL, PD, UdC, FLI, ApI, RI, MpA, Fareitalia, PID, PLI, PRI, LD, AdC, PSI, MAIE, IdV (fino al 16/12/2011)
LegislaturaXVI legislatura
Giuramento16 novembre 2011
Dimissioni21 dicembre 2012
Governo successivoLetta
28 aprile 2013

Il governo Monti è stato il sessantunesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il secondo e ultimo della XVI legislatura.

Il governo rimase in carica dal 16 novembre 2011[1][2] al 28 aprile 2013[3], per un totale di 529 giorni, ovvero 1 anno, 5 mesi e 12 giorni.

Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 17 novembre 2011 con 281 voti favorevoli, 25 contrari e nessun astenuto[4]. Il giorno dopo, il 18 novembre, la ottenne anche alla Camera dei deputati con 556 voti favorevoli, 61 contrari e nessun astenuto[5]. Diede le dimissioni il 21 dicembre 2012[6].

Mario Monti fu incaricato di formare il governo quattro giorni dopo la sua nomina a senatore a vita[7][8]. Il governo Monti nacque su iniziativa del presidente della repubblica: un governo "tecnico" che doveva evitare all'Italia l'insolvenza dei conti pubblici che stava rischiando con il governo precedente[9]. Tuttavia in senso lato gli incarichi ricoperti da Monti per nomina politica prima nella Commissione Santer, come Commissario europeo per il mercato interno e i servizi (1995-1999), e poi nella commissione Prodi, come commissario europeo per la concorrenza (1999-2004), lo avevano già reso una personalità dedita alla politica, intesa come l'attività di chi prende parte alla vita pubblica, alla gestione dello stato, ai rapporti tra gli esponenti politici, ecc.[10][11][12]

A ogni modo, essendo stato formato da personalità scelte al di fuori della politica attiva, il governo Monti è considerato il secondo governo tecnico nella storia repubblicana, dopo il governo Dini[13]. L'esecutivo Monti fu giudicato un governo tecnico d'emergenza dalla stampa internazionale, nell'ambito della forte crisi economica che dal 2008 avvolgeva l'Italia e gli altri paesi dell'eurozona[14][15][16][17][18].

Il presidente del Consiglio, chiedendo la sua prima fiducia al Senato, definì il suo un «governo di impegno nazionale»[19].

L'esecutivo viene per lo più ricordato per l'introduzione di misure di austerità, fonte spesso di forti critiche da parte dell'opposizione e dei sindacati, come nel caso della riforma delle pensioni Fornero.

  1. ^ DPR 16 novembre 2011. Nomina dei Ministri
  2. ^ Comunicato del quirinale, su presidenti.quirinale.it, 16 novembre 2011.
  3. ^ Governo: il comunicato del quirinale su giuramento, in AGI, 28 aprile 2013. URL consultato il 23 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2016).
  4. ^ Giovedì 17 Novembre 2011 - 637ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
  5. ^ Seduta n. 551 di venerdì 18 novembre 2011, p. 58.
  6. ^ Il Presidente Napolitano ha ricevuto il Presidente del Consiglio dei Ministri, Monti
  7. ^ Il Presidente Napolitano ha nominato Senatore a vita il prof. Mario Monti, su presidenti.quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana, 9 novembre 2011. URL consultato il 5 ottobre 2014.
  8. ^ Il Presidente Napolitano ha conferito al Sen. Monti l'incarico di formare il nuovo Governo, su presidenti.quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana, 13 novembre 2011. URL consultato il 5 ottobre 2014.
  9. ^ Francesco Bei, Alberto D'Argenio, Silvio chiede il voto a maggio ma il neosenatore lo gela 'Io punto a finire legislatura', su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 17 novembre 2011. URL consultato il 5 ottobre 2014.
  10. ^ (EN) Regional Advisory Group: Europe, su imf.org, Fondo Monetario Internazionale. URL consultato il 18 novembre 2011.
  11. ^ Barbara Spinelli, La scommessa di un tecnico, in la Repubblica, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  12. ^ Mario Monti, Europe's taxman-in-chief, The Economist, 12 novembre 1998.
  13. ^ Roberto Bin, Giovanni Pitruzzella, Diritto pubblico. Percorso I, Organizzazione dei poteri pubblici, Torino, Giappichelli, 2012, p. 155.
  14. ^ (EN) Technocrats and democracy: Have PhD, will govern, in The Economist, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  15. ^ (EN) Rachel Donadio, Elisabetta Povoledo, Facing Crisis, Technocrats Take Charge in Italy, in The New York Times, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  16. ^ (EN) Alessandra Galloni, Stephen Fidler, As Nations Bet on Technocrats, Odds Look Stiff, in The Wall Street Journal, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  17. ^ (EN) Monti unveils technocratic cabinet for Italy, in BBC News, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  18. ^ (EN) John Hooper, Mario Monti appoints technocrats to steer Italy out of economic crisis, in The Guardian, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  19. ^ Legislatura 16ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 637 del 17/11/2011. Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri e conseguente discussione, su senato.it, Senato della Repubblica Italiana. URL consultato il 5 ottobre 2016.

Previous Page Next Page






Vláda Maria Montiho Czech Kabinett Monti German Monti government English Gouvernement Monti French Gwamnatin Monti HA モンティ内閣 Japanese Rectio Monti LA Governo Monti LMO Kabinet-Monti Dutch Mario Montis regjering NB

Responsive image

Responsive image