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Gaia (satellite)

Gaia
Emblema missione
Immagine del veicolo
Il satellite Gaia in un'elaborazione artistica. (Foto: ESA, Medialab)
Dati della missione
OperatoreESA
NSSDC ID2013-074A
SCN39479
DestinazioneSole-Terra L2
VettoreSojuz/ST-B (Arianespace SA)
Lancio19 dicembre 2013,
09:12:14 UTC[1]
Luogo lancioCentre spatial guyanais, Kourou
Durata5 anni
Proprietà del veicolo spaziale
Potenza1910 W
Massa1392 kg
CostruttoreEADS Astrium
E2V Technologies
StrumentazioneASTRO: Strumento astrometrico
BP/RP: Strumento fotometrico
RVS: Spettrometro per la misura della velocità radiale
Parametri orbitali
OrbitaLissajous[2]
Apoapside707000 km[3]
Periapside263000 km[3]
Periodo180 giorni
Sito ufficiale
Agenzia Spaziale Europea
Missione precedenteMissione successiva
Hipparcos LISA Pathfinder

Il Gaia (in passato acronimo di Global Astrometric Interferometer for Astrophysics)[4] è un satellite artificiale che svolge una missione astrometrica sviluppata dall'Agenzia Spaziale Europea, continuazione della missione Hipparcos, facente parte del programma scientifico Orizzonte 2000. Il lancio è avvenuto il 19 dicembre del 2013 (9:12:18 UTC) e il satellite ora occupa un'orbita di Lissajous attorno al secondo punto lagrangiano del sistema Sole-Terra. Il punto è conosciuto anche come L2[1], e offre ottime caratteristiche per l'osservazione in quanto Sole, Terra e Luna si posizionano fuori dal campo di osservazione del satellite insieme a un relativamente basso livello di radiazioni e una buona stabilità termica.

La missione di Gaia, in origine di cinque anni è stata prima estesa fino dicembre 2022 e successivamente fino al 2025[5].

  1. ^ a b (EN) Soyuz ST-B successfully launches Gaia space observatory, su nasaspaceflight.com, NASA. URL consultato il 31 dicembre 2013.
  2. ^ The orbits of Gaia and Webb, su esa.int, 16 marzo 2022.
  3. ^ a b Gaia enters its operational orbit, su esa.int, 8 gennaio 2014.
  4. ^ esa, Gaia overview, su European Space Agency. URL consultato il 6 novembre 2016.
  5. ^ EXTENDED LIFE FOR ESA'S SCIENCE MISSIONS, su sci.esa.int, ESA, 7 marzo 2023.

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