«Di questo dolce stil novo il precursore fu Guinizzelli, il fabbro fu Cino, il poeta fu Cavalcanti.»
Il Dolce stil novo, conosciuto anche come stilnovismo, è un'importante corrente poetica italiana sviluppatasi tra il 1280 e il 1310, dapprima a Bologna grazie al suo iniziatore, considerato Guido Guinizelli (morto nel 1276), poi spostatasi a Firenze dove si sviluppò maggiormente.
Lo Stil novo influenzò parte della poesia italiana fino a Francesco Petrarca: divenne guida, infatti, di una profonda ricerca verso un'espressione raffinata e "nobile" dei propri pensieri, staccando la lingua dal volgare municipale, e portando in tal modo la tradizione letteraria italiana verso l'ideale di un poetare ricercato e aulico. Nascono le rime nuove, una poesia che non ha più al centro soltanto la sofferenza dell'amante, ma anche le celebrazioni delle doti spirituali dell'amata, a prescindere dalla corresponsione o meno del sentimento amoroso (lo "stilo de la loda" dantesco). A confronto con le tendenze precedenti, come la scuola di Guittone d'Arezzo, la poetica stilnovista acquista un carattere qualitativo e intellettuale più elevato: il regolare uso di metafore e simboli, così come i duplici significati delle parole.