Vercellese Vërslèis | |
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Parlato in | Italia |
Regioni | provincia di Vercelli |
Locutori | |
Totale | ~ |
Tassonomia | |
Filogenesi | Indoeuropee Romanze Galloromanze Galloitaliche Piemontese Dialetto vercellese |
Statuto ufficiale | |
Ufficiale in | - |
Regolato da | nessuna regolazione ufficiale |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | roa
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Il dialetto vercellese (nome nativo dialèt vërslèis) è una variante locale della lingua piemontese. Per ragioni geografiche ha avuto contatti con il lombardo occidentale. Ha sempre costituito una transizione tra piemontese e lombardo, ma fin da quando la Signoria di Vercelli è stata donata al Ducato di Savoia l'influenza piemontese ha prevalso su quella lombarda, ed in particolar modo la classe alta vercellese si era fatta portatrice di tratti occidentali provenienti dalla capitale, creando una variazione diastratica tra il parlare della classe alta e quello della classe bassa. Non tutte le torinesizzazioni sono state recepite e il dialetto vercellese è ancora a tutti gli effetti piemontese orientale. Gli studi sui Sermoni Subalpini affermano che questo importante documento in volgare medievale fosse stato redatto proprio a Vercelli, e questo dimostra che il vercellese, al netto delle influenze lombarde, appartenesse ai dialetti gallo-italici più occidentali fin dalle origini, o quanto meno non fosse affatto un dialetto di ceppo milanese. Il dialetto della vicina Novara sebbene dovesse essere originariamente affine al vercellese, è rimasto per molto più tempo in orbita milanese e porta tuttora palesi tratti lombardi. Il dialetto vercellese è in tutto simile al biellese, con la sola differenza che a Biella c'è transizione tra forme di pianura, più moderne e identiche al vercellese, e forme prealpine, più arcaiche e simili al valsesiano.