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Connestabile

2 ottobre 1369: Consegna della spada di connestabile a Bertrand du Guesclin – Miniatura di Jean Fouquet (XV secolo).
Fonte: Biblioteca nazionale di Francia.

Il connestabile (o conestabile o contestabile, dal latino comes stabuli, propr. «conte di stalla») era in origine, durante il Basso Impero romano e in alcuni regni romano-barbarici, colui che sovraintendeva alle scuderie del sovrano.

In seguito, in molte monarchie europee medievali e dell'età moderna, il titolo di connestabile o gran connestabile fu attribuito a un alto dignitario con funzioni militari, al quale era generalmente affidato il comando in capo della cavalleria o – come in Francia e nel Regno di Napoli e di Sicilia – dell'intero esercito reale (formalmente quale luogotenente del sovrano, cui spettava il comando supremo). In particolare nel Regno di Napoli in età vicereale, spettava almeno fino a tutto il secolo XVII, al Gran Conestabile, carica ereditariamente tenuta dalla famiglia Colonna, anche la eventuale luogotenenza del Regno durante la vacanza del viceré[1].

Il connestabile poteva anche avere il compito di risolvere le dispute su questioni cavalleresche, presiedendo un apposito tribunale (come la Court of Chivalry in Inghilterra o la Jurisdiction du point d'honneur in Francia) ed esercitando poteri di polizia. Nell'esercizio delle sue funzioni poteva essere assistito da uno o più marescialli.

  1. ^ Cerimoniale del viceregno spagnolo e austriaco di Napoli 1650 - 1717 a cura di Attilio Antonelli, p.125

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