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Carcharhinus obscurus

Squalo bruno
Esemplari a Sea World, Australia
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclassePisces
ClasseElasmobranchii
SottoclasseNeoselachii
InfraclasseSelachii
SuperordineGaleomorphi
OrdineCarcharhiniformes
FamigliaCarcharhinidae
GenereCarcharhinus
SpecieC. obscurus
Nomenclatura binomiale
Carcharhinus obscurus
Lesueur, 1818
Sinonimi

Carcharhinus iranzae (Fourmanoir 1961)
Carcharhinus obscurella (Deng, Xiong & Zhan 1981)
Carcharias macrurus (Ramsay & Ogilby 1887)
Carcharinus iranzae (Fourmanoir 1961)
Carcharinus obscurus (Lesueur 1818)
Eulamia obscura (Lesueur 1818)
Galeolamna eblis (Whitley 1944)
Galeolamna greyi (Owen 1853)
Galeolamna macrurus (Ramsay & Ogilby 1887)
Prionodon obvelatus (Valenciennes 1844)
Squalus obscurus (Lesueur 1818)

Areale

Lo squalo bruno (Carcharhinus obscurus Lesueur, 1818) è una specie di squalo della famiglia Carcharhinidae e del genere Carcharhinus, che vive nelle acque tropicali e temperate calde di tutto il mondo. Un superpredatore generalista, che abita la zona dalla costa sino alla piattaforma continentale esterna e le acque pelagiche circostanti, ed è stata registrata sino a profondità di circa 400 metri. Le varie popolazioni di questa specie migrano stagionalmente verso i poli in estate e verso l'equatore in inverno. Riescono a nuotare per centinaia o addirittura migliaia di chilometri durante queste migrazioni. Essendo una delle specie più grandi del suo genere, raggiunge lunghezze di 4.2 metri e masse corporee di 347 kg. Il corpo è snello ed allungato e viene riconosciuto per il muso corto ed arrotondato, per le pinne pettorali lunghe ed a forma di falce, per la cresta interdorsale e le punte delle pinne debolmente marcate. Gli adulti hanno una dieta molto variegata, costituita soprattutto da pesci ossei, pesci cartilaginei e cefalopodi, ma anche da crostacei, stelle marine, Bryozoa, tartarughe marine, mammiferi marini, carogne e rifiuti. La specie è vivipara ed il ciclo riproduttivo dura tre anni. La femmina partorisce da 3 a 14 cuccioli dopo una gestazione di 22-24 mesi ed impiega un ulteriore anno per essere pronta a diventare nuovamente incinta. Riesce inoltre a conservare lo sperma per molto tempo, visto che raramente una coppia adatta all'accoppiamento si incontra, per via dello stile di vita nomadico della specie e della intrinseca dimensione ridotta delle popolazioni. La crescita di questi animali è lenta, visto che raggiungono la maturità all'incirca a 20 anni. Considerato il basso tasso riproduttivo, la specie è esposta e vulnerabile rispetto al comportamento umano. Si tratta di un animale considerato prezioso per la pesca commerciale sia per le pinne, sfruttate nella produzione di zuppa di pinne di squalo, che per la carne, la pelle e l'olio del fegato. Viene anche cacciato per motivi ludici. L'International Union for Conservation of Nature (IUCN) ha stabilito come la specie sia in pericolo in tutto il mondo e vulnerabile lungo le coste statunitensi, dove la popolazione è calata del 15-20% in trent'anni. In generale la specie è potenzialmente pericolosa per l'uomo per via delle sue dimensioni, ma i casi accertati di attacchi all'uomo sono scarsi.

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