Canini | |
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I principali cladi odierni: un vero cane (sciacallo dalla gualdrappa), una volpe (volpe rossa) e un urocione. | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Famiglia | Canidae |
Sottofamiglia | Caninae
G. Fischer de Waldheim, 1817 |
Tribù | Canini Vulpini Urocionini |
I canini (Caninae Fischer de Waldheim, 1817) sono una sottofamiglia di canidi che comprende tutte le specie viventi della suddetta famiglia e i loro parenti fossili più stretti.
Si distinguono dalle sottofamiglie di canidi ormai estinte (come gli esperocionini ed i borofagini) per i loro musi e arti allungati, un numero di dita ridotto e la presenza di un legamento nucale.
I canini si trovano su ogni continente tranne l'Antartide, avendo colonizzato il mondo naturalmente o con l'aiuto umano nel corso dei millenni. L'odierna volpe rossa, ad esempio, è il mammifero selvatico più diffuso. Certe specie, come gli sciacalli e i coyote, si sono adattate all'espansione umana, mentre altre, come il caberù, sono in via d'estinzione.[1] In Italia esistono tre specie selvatiche: la volpe rossa, il lupo grigio e lo sciacallo dorato. I primi due sono presenti sulla penisola sin dal Pleistocene medio,[2][3] mentre l'ultimo compare nell'Italia nordorientale a partire dai primi anni ottanta del '900.[4]
Il peso e le dimensioni possono variare notevolmente tra una specie e l'altra: il fennec insettivoro, per esempio, pesa appena un chilo e mezzo, mentre il lupo grigio può raggiungere i 60 chili.[5] Tutti i canini sono invece accomunati da una corporatura più o meno uniforme: musi allungati, orecchie erette, arti lunghi, code folte, denti adatti a frantumare le ossa e lacerare la carne.
Sono generalmente animali sociali che vivono in nuclei familiari o piccoli gruppi cooperativi. Solitamente la riproduzione spetta unicamente alla coppia dominante, che darà vita a una sola cucciolata all'anno in una tana sotterranea. I canini comunicano tramite odori e vocalizzi.
Sono dotati di una notevole intelligenza e almeno uno, il cane, è stato fra i primi animali addomesticati dall'uomo. Tra le altre specie addomesticate attraverso la selezione artificiale vi è la volpe rossa domestica[6] e il culpeo.[7] Oltre l'addomesticamento, le interazioni tra l'uomo e i canini selvatici comprendono la caccia (per la loro pelliccia) e l'impiego come sterminatori "naturali" di roditori nocivi. Inoltre, i canini predano il bestiame allevato dall'Uomo e risultano essere portatori di varie malattie.[8]
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore boitani2003
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore heptner1998