Il primo assedio di Mantova ebbe luogo durante la campagna d'Italia del 1796-1797 iniziata da Napoleone Bonaparte, il quale, dopo aver sconfitto Vittorio Amedeo III e le forze austriache di Jean-Pierre de Beaulieu a Lodi, si spinse verso est cingendo d'assedio la città dell'attuale Lombardia. L'assedio, impostato dai francesi dopo la battaglia di Lodi, si articolò in tre fasi: una prima volta i francesi levarono l'assedio per fronteggiare la controffensiva dei generali austriaci Würmser e Quosdanovich che, benché sconfitti, riuscirono a rinforzare la guarnigione ritornata nel frattempo sotto assedio; il secondo assedio ebbe termine il 12 settembre 1796 quando Würmser, tallonato dai francesi, forzò con successo il blocco nemico entrando con i suoi uomini in città ma rimanendovi a sua volta bloccato.
Altri tentativi austriaci di liberare la città vennero frustrati dai francesi in seguito alla battaglia del ponte di Arcole e di Rivoli, determinando la caduta della città, conclusasi con l'onore delle armi concesso a Würmser, il 2 febbraio 1797.