Arrebato | |
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Eusebio Poncela in una scena finale del film | |
Titolo originale | Arrebato |
Lingua originale | spagnolo |
Paese di produzione | Spagna |
Anno | 1980 |
Durata | 105 min |
Genere | drammatico, orrore, giallo |
Regia | Iván Zulueta |
Soggetto | Iván Zulueta |
Sceneggiatura | Iván Zulueta |
Produttore | Nicolás Astiarraga, Augusto Martínez Torres (accreditato come Augusto M. Torres) |
Fotografia | Ángel Luis Fernández |
Montaggio | José Luis Peláez |
Musiche | Negativo, Iván Zulueta (non accreditato) |
Scenografia | Carlos Astiarraga (non accreditato), Eduardo Eznarriaga (non accreditato), Iván Zulueta (non accreditato) |
Costumi | José Alberto Urbieta |
Trucco | José Alberto Urbieta |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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«Non sono io ad amare il cinema... è il cinema che ama me.»
Arrebato è un film del 1980 diretto da Iván Zulueta.
Il film, considerato il più famoso cult movie del cinema spagnolo[1][2][3], è un prodotto della Movida madrileña, sorta al termine della dittatura di Francisco Franco ed è considerato dagli esperti un notevole esempio cinematografico di film d'avanguardia e di psicodramma, nonostante il regista stesso avesse affermato il contrario.[3]
Arrebato presenta elementi tipici del cinema sperimentale, per via di una narrazione complessa, frammentaria e non lineare, che si distacca totalmente dai canoni del cinema spagnolo degli anni 70; sono state elogiate, in aggiunta, la potenza delle musiche, l'ipnotica regia di Zulueta e lo scioccante finale del film.[1][3]
Al centro della storia del film vi sono due registi: Josè, autore di pellicole horror e Pedro, ossessionato dal filmare ciò che lo circonda, allo scopo di cogliere l'intima essenza delle sue riprese; la sua fissazione lo porterà a fare un'incredibile scoperta che finirà per coinvolgere anche José.
Il titolo del film è traducibile come rapito, estasiato.